Cerca
Close this search box.

Tra i banchi del nostro futuro

Tempo di lettura: 5 minuti

Tra i banchi del nostro futuro

L’inaugurazione dell’aula “Quinto Cocco” rappresenta un evento particolare per l’IIC. È il simbolo di una promessa mantenuta: quella dell’incontro proficuo tra scuola e mondo del lavoro per una formazione autentica ed efficace

L’inaugurazione di un laboratorio dedicato alle idee è sempre una buona notizia. Nel caso dell’inaugurazione riservata all’aula “Quinto Cocco”, il 6 ottobre scorso, durante un evento solenne che ha coinvolto la sede IIC di Renate, la notizia, oltre che benvenuta, è oltremodo importante perché rap presenta una nuova finestra sull’orizzonte della formazione e di quel rapporto vincolante tra scuola e impresa che ha costituito sempre l’orizzonte dell’Istituto Italiano del Calcestruzzo e il sogno nobile e ambizioso del suo fondatore, Silvio Cocco.

“Oggi sono particolarmente commosso nell’inaugurare un luogo di ricerca che porta il nome di mio padre Quinto Cocco, esempio e guida maestra della mia vita di uomo e imprenditore”, dichiara il presidente IIC. “Quello della formazione per gli studenti che domani saranno professionisti e, nelle nostre speranze, lavoratori capaci e coscienziosi, è un sogno che si fa progetto sul territorio da più di dieci anni. Un sogno che porta ormai i segni di una realtà effettiva tradotta in cicli di laboratorio, incontri, lezioni e momenti di rapporto proficuo tra scuola e impresa. L’aula ‘Quinto Cocco’ è un nucleo fisico che si colloca dentro un futuro che appartiene a chi lo costruisce perché il mondo del lavoro non si cambia con le opinioni ma attraverso la concretezza di aziende responsabili”.

Tra i banchi del nostro futuro

 

LABORATORIO AVVENIRE

Gli ospiti dell’inaugurazione dedicata all’aula “Quinto Cocco” (esponenti del mondo della scuola e delle professioni, imprese, istituzioni del territorio provinciale di Monza-Brianza, oltre a una delegazione della Camera di Commercio Italo-Germanica) sono stati invitati da Silvio Cocco e dallo staff IIC a entrare nel mondo di progetti creato da un’azienda che fa formazione in rete con altre imprese.

“L’Istituto Italiano per il Calcestruzzo fa ricerca in modo assiduo per concepire sempre nuovi prodotti e soluzioni”, sottolinea ancora Silvio Cocco. “Noi, questi nuovi prodotti tecnologici vogliamo presentarli in ogni loro aspetto agli studenti. Vogliamo che vedano di persona, che tocchino con mano ciò che si realizza in azienda, che riescano a familiarizzare con la realtà del lavoro e dell’impresa. Le aziende, proprio per questo, devono mettersi a disposizione della scuola e insieme alla scuola concertare un percorso formativo reale ed effettivo per i futuri geometri, consegnando alla società e al mondo del lavoro professionisti seri e preparati. Agli ignavi e ai qualunquisti, io rispondo: non manca il lavoro in Italia ma, purtroppo, manca la gente che lo sappia fare. E questo stato di cose avvilente è una precisa responsabilità di chi finora non si è mai occupato di programmare davvero il futuro dei nostri ragazzi. Per questo, in una situazione di crisi dei valori legati alla professionalità, una singola iniziativa come quella intrapresa dall’IIC fa sensazione, colpisce per la sua eccezionalità in un panorama dove un’idea simile dovrebbe invece far parte di un ‘parco delle idee’ che contenga molti progetti”.

All’inaugurazione dell’aula ‘Quinto Cocco’ nella sede IIC di via Sirtori, a Renate. è intervenuto anche Guido Garlati, presidente della Rete Generale di Monza e Brianza, fulcro territoriale proprio di quelle esperienze proficue tra scuola e impresa indicate come prioritarie da Silvio Cocco. Garlati ha sottolineato l’importanza “del coordinamento di oltre 130 scuole che hanno aderito alla Rete Generale di Monza e Brianza, costituita il 10 febbraio scorso con l’intento di raccogliere le scuole statali e paritarie di primo e secondo ciclo del nostro territorio. Tra queste scuole hanno un ruolo cruciale gli istituti tecnici e gli istituti professionali, in prima fila nel rappresentare l’importanza crescente all’anno rappresentano un quinto dell’intero monte ore di studio di una stagione scolastica e quindi si può ben capire il significato fondamentale di un progetto di questo genere”.

Tra i banchi del nostro futuro

 

L’IMPRESA NELLA SCUOLA

“Per noi è importante trovare aziende che siano disponibili ad affrontare un percorso di crescita dedicato agli studenti”, ha rimarcato Enrico Danili, preside impegnato nel sistema duale scuola-lavoro attraverso una dedizione assidua alla programmazione delle iniziative di Silvio Cocco nel progetto di formazione per gli studenti avviato dall’IIC. “Il mio auspicio è che tutte le scuole per geometri del nostro territorio prendano coscienza dell’importanza di intraprendere un cammino con le imprese e con il mondo del lavoro, seguendo il piano formativo contenuto nell’alternanza scuola-lavoro. D’altra parte, la mia speranza parallela è quella di incontrare persone, imprenditori, figure illuminate in grado di capire e di investire in un percorso che riguarda il  mondo della scuola”. Gli ha fatto eco Marco Nicoziani, responsabile tecnico delle Officine Meccaniche Galletti di Perugia, impresa familiare dal respiro globale (ha fornito i mescolatori giganti per calcestruzzo che hanno servito il cantiere per la ricostruzione delle Torri Gemelle a Manhattan): “Quello tra scuola e impresa, dal ciclo dell’obbligo all’università, è un incontro sempre proficuo, un investimento che vale sempre la pena realizzare e seguire. Di recente il nostro Gruppo è stato al centro di un progetto che ha coinvolto le Università di Perugia e di Tampa, in Florida, per un’analisi di sviluppo strategico incentrata sulla nostra filiale americana, la Sicoma di Clearwater”. Dall’Italia al mondo e ritorno. Gli ospiti di Silvio Cocco all’evento del 6 ottobre scorso, hanno auspicato che a Renate possa nascere un vero e proprio Politecnico formativo. Silvio Cocco, prima di tutto, auspica che “attraverso riunioni serie tra aziende e scuola, si possa capire fino in fondo che cosa ci si aspetta l’una dall’altra. La scuola può e deve sapere ciò di cui il mondo del lavoro ha bisogno e deve abbracciare nel modo più completo l’opportunità di offrire ai lavoratori di domani l’unica pietra d’angolo della formazione professionale. L’incontro con l’impresa, con le sue modalità produttive e le sue tecnologie”. La consegna agli studenti degli attestati di partecipazione IIC ai corsi di formazione IIC per tecnologi del calcestruzzo ha costituito un momento simbolico di questo “abbraccio forte” fra scuola e impresa, a favore di un futuro professionale autentico e di valore per il nostro futuro mondo del lavoro.

Tra i banchi del nostro futuro

 

UN SISTEMA DI VALORI

Quello dell’aula “Quinto Cocco” è un altro passo in avanti nell’integrazione tra scuola e impresa. Un punto di ricerca ulteriore per ripensare la figura del geometra. La Fondazione Green di Monza (di cui l’IIC è socio fondatore) è stata creata proprio per favorire l’incontro dei futuri geometri con le nuove tecniche e tecnologie di costruzione. A Monza e Brianza così si è avviato un progetto di corsi ITS biennali e gratuiti, incentrati sul risparmio energetico e sulla verifica degli impianti, coinvolgendo nel piano istituti scolastici tecnici industriali, istituti scolastici per geometri, realtà territoriali nei settori della produzione, dell’efficienza termica e dell’impiantistica, dei materiali tecnologici.

Tutti uniti in quella Responsabilità sociale dell’impresa che sola può forgiare quei bravi geometri che faranno rinascere un Paese fondato ancora sui valori del lavoro.

Tra i banchi del nostro futuro

 

Costruzioni | Ottobre 2014

Condividi

Newsletter

LEGGI l'INFORMATIVA

Calendario dei prossimi eventi

Articoli popolari

Disgrazie e Formazione

Firenze, 16 febbraio 2024: ancora un incidente mortale. Le cause? Da sta­bilire. È tutto in

Le mani in pasta

Le mani in pasta

L’idea di sintetizzare un’articolata esperienza scolastica nelle poche pagine di un articolo è temeraria, perché

Disgrazie e Formazione

Firenze, 16 febbraio 2024: ancora un incidente mortale. Le cause? Da sta­bilire. È tutto in mano alla magistratura. Si ipo­tizza un cedimento strutturale, un errore

Le mani in pasta

Le mani in pasta

L’idea di sintetizzare un’articolata esperienza scolastica nelle poche pagine di un articolo è temeraria, perché molte sono le inevitabili rinunce. Se è un’impresa che non

Ultimi Video

LEGGI l'INFORMATIVA

LEGGI l'INFORMATIVA

Articoli correlati

Disgrazie e Formazione

Firenze, 16 febbraio 2024: ancora un incidente mortale. Le cause? Da sta­bilire. È tutto in mano alla magistratura. Si ipo­tizza un cedimento strutturale, un errore