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Qui si produce il nutrimento delle durevoli e buone costruzioni

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Qui si produce il nutrimento delle durevoli e buone costruzioni

In Brianza, non lontano dall’Expo di Milano, è in continua crescita un polo di ricerca e produzione che sforna soluzioni di qualità con cui migliorare cementi e calcestruzzi delle nuove e vecchie opere bisognose di rigenerazione. Tra le novità 2015, l’impianto Tekna Chem in cui si “cucinano” malte per il ripristino di calcestruzzi strutturali e prodotti per pavimentazioni industriali.

La qualità abita qui, in Brianza, a pochi chilometri dal sito dell’Esposizione Universale di Milano 2015, nel cuore di un territorio dove l’Expo ha portato in eredità, dal punto di vista delle infrastrutture, la maxi-manutenzione straordinaria del Canale Villoresi di cui abbiamo parlato nel numero di COSTRUZIONI di aprile. La nuova SP 46 Rho-Monza, da parte sua, è ad oggi nuova solo in parte, quella riguardante la tratta Aspi, mentre i lotti Milano Serra valle, con l’eccezione di un segmento finalizzato a migliorare proprio l’accesso ad Expo, entreranno nel vivo in una prossima fase. Mentre un po’ più a Sud, dunque, si è iniziato a dibattere di cibi a km zero e nutrimenti planetari, qui in Brianza, per la precisione a Renate, si sta consolidando un vero e proprio polo della qualità in cui le “ricette”, in questo caso nel senso tecnico-laboratoriale, hanno un ruolo di primo piano, lo dimostra l’attività dell’Istituito Italiano per il Calce struzzo presieduto da Silvio Cocco. Passando dal laboratorio agli impianti di produzione, questa volta accendiamo i riflettori – dopo averlo fatto con Tensofloor trattando di pavimentazioni postese (si vedano gli articoli su COSTRUZIONI gennaio/febbraio e marzo) – su un altro pilastro di questa “cucina” costruttiva: Tekna Chem, azienda associata all’Istituto specializzata nella produzione di soluzioni per cementerie, calcestruzzo, geotecnica, prefabbricazione e ausiliari. Se la sede di Renate, operativa dal 2012, con l’Istituto e la sua attività in campo formativo (si pensi alla nuova Aula “Quinto Cocco”) sta diventando sempre di più un riferimento per le giovani generazioni dei tecnici del territorio, grazie a Tekna Chem si va configurando come un polmone industriale di eccellenza e in continua espansione.

Accanto a queste peculiarità, rappresenta un significativo valore aggiunto il cosiddetto “effetto network”: la collaborazione con l’Istituto Italiano per il Calcestruzzo, che per Tekna Chem si occupa del “prima” (ricerca, sviluppo e formazione) e del “dopo” (assistenza tecnica e controlli sul campo), porta a garantire un’offerta di soluzioni globale.

Impianto per la produzione di malte e prodotti per pavimenti industriali.
Impianto per la produzione di malte e prodotti per pavimenti industriali.

 

DAGLI ADDITIVI ALLE MALTE

In principio furono (e sono) gli additivi. Quelli frutto di una R&D in grado di migliorare i prodotti cementizi conferendo loro elevati standard di qualità e durabilità. Il caso più noto, quello di Aeternum – formulato da IIC e prodotto da Tekna Chem – compound che unisce all’elevata attività pozzolanica dei nanomicrosilicati attivi una straordinaria reologia, fluidità in assenza di segregazioni, impermeabilità e notevole resistenza sia alla compressione meccanica sia alle aggressioni chimiche e atmosferiche.

Gli additivi, a Renate, vengono prodotti da un impianto a elevata automazione che rappresenta il fiore all’occhiello del sito, sul fronte produttivo. Progettato dal geometra Silvio Cocco, “l’impianto è completamente automatico, grazie a una centralina elettronica che riconosce i singoli componenti e quantità”.

Dall’inizio di quest’anno, però, a Renate è operativo anche un altro impianto, che “sforna” prodotti più che utili ai professionisti delle costruzioni, del ripristino strutturale e del restauro. Dalle malte speciali ad elevata resistenza agli indurenti, pastine e spolveri per pavimenti industriali tecnologicamente avanzati. È proprio qui, cioè, che nascono – dopo essere state concepite nel laboratorio IIC – molteplici soluzioni che semplificano il lavoro di chi si occupa sia di manutenzioni (pensiamo ai ponti e viadotti con strutture degradate e sempre più bisognose di ripristino), sia di nuove realizzazioni in ambito edile.

“L’impianto – spiega Silvio Cocco a COSTRUZIONI – è costituito, da silos per gli aggregati, silos per il cemento e una serie importantissima di additivi. Quindi, ecco il cuore dell’apparato: la centralina elettronica in cui registriamo le ricette dei prodotti che intendiamo realizzare sviluppate dal nostro laboratorio. In pratica, si tratta di un vero e proprio database delle soluzioni IIC Tekna Chem: dalle diverse tipologie di malte strutturali agli spolveri, fini o grossi”. Un esempio concreto “raccolto” nel corso di una visita di COSTRUZIONI: la produzione di uno spolvero a base di sabbie di quarzo. “La peculiarità delle nostre ricette – continua Cocco – è la scelta minuziosa ed attenta delle materie prime a cominciare dalle sabbie di quarzo purissimo”.

Tramogge per gli additivi
Tramogge per gli additivi

 

ALL’ORIGINE DELLA QUALITÀ

Dalle ricette con marchio IIC, dunque, alla “cucina” della qualità Tekna Chem, tanto per restare in metafora Expo. È proprio entrando in luoghi come questo che si può cogliere il senso di uno stile fatto di rigore, attenzione ai dettagli, controlli continui e investimenti in tecnologia. Alla base di questo, però, c’è sempre un’unica pass word: Cultura. Che significa Formazione destinata a diventare professionalità. I recenti successi internazionali di Tekna Chem, per esempio sul mercato magrebino, rendono merito a questo approccio, di cui andrebbero innervati i progetti infrastrutturali ed edili di casa nostra, dove talvolta si dimentica che l’universale della buona e durevole costruzione si può raggiungere solo curando la qualità di ogni singolo e particolare atto costruttivo.

Silvio Cocco, presidente IIC e Tekna Chem.
Silvio Cocco, presidente IIC e Tekna Chem.

 

Fabrizio Apostolo
Costruzioni | Maggio 2015

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