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Il buongiorno si vede dal mattino?

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Il buongiorno si vede dal mattino?

L’IIC continua a battersi per attuare una reale e concreta “Alternanza scuola lavoro”, concetto che nel nostro Paese è ancora troppo astratto e ben lontano dai bisogni del mondo delle imprese

Quando nel luglio del 2004 costituii l’Istituto Italiano del Calcestruzzo erano molto chiare le sue finalità, compaiono tutte nello statuto di fondazione:

  • assistenza a chi produce calcestruzzo e cemento,
  • ricerca nel settore del cemento e del calcestruzzo;
  • formazione continua nel settore del calcestruzzo e del cemento.

 

Ho cercato di portare avanti decorosamente le tre finalità dotando l’Istituto di un degno laboratorio di prove e ricerca e cercando in ogni modo di poter accedere, con dei corsi ben strutturati sulla produzione di cemento e calcestruzzo, agli Istituti per geometri, ritenendo questo corso di studi il più vicino alle nostre attività. L’idea di poter donare una preparazione professionale durante il corso di studi ai ragazzi del quarto e quinto anno geometri era possibile. Nel nostro piccolo si poteva sperare di poter formare durante il periodo scolastico giovani diplomati capaci da subito di poter accedere al mondo del lavoro con estrema dignità, di poter portare nel mondo delle costruzioni dei giovani, capaci da subito di operare in un settore dove la richiesta di personale efficiente era estremamente sentita. Significava immettere sul mercato dei TECNOLOGI del CALCESTRUZZO che potevano occupare da subito il grande vuoto delle certificazioni, dei controlli, della progettazione del calcestruzzo; della scelta dei suoi componenti sul territorio.

VUOTO, alla base di ogni disgrazia avvenuta nel settore delle costruzioni, vuoto, che sembrerebbe quasi voluto, la mancanza di possibilità di controllo è sempre una apertura alla possibilità di delinquere.

L’idea di questa preparazione professionale specifica dava a coloro che si affacciavano al mondo del lavoro una certa possibilità di occupazione immediata; per coloro che invece volevano proseguire gli studi, un arricchimento professionale ed un primo contatto con la realtà del mondo del lavoro così distante dal mondo della scuola.

Eravamo convinti di aver tracciato un buon solco, solco che poteva essere ripreso e portato avanti in moltissime altre specializzazioni, creando quello che tutti chiediamo: “Il mondo del lavoro affianca la scuola per creare quelle specializzazioni di cui ha bisogno e che la scuola, oggi, per un’infinità di ragioni, non è in grado di fornire”.

In un convegno presso l’Istituto tecnico Mapelli di Monza , Carlo Alberto Tregua, direttore di una testata giornalistica ebbe a dire: “…In Italia non manca il lavoro mancano le persone capaci di farlo…”.

È ormai arrivato il momento che la scuola si soffermi ad ascoltare le necessità del mondo del lavoro, e, se riconosce di non essere in grado di poterle soddisfare completamente accetti con un briciolo di umiltà, l’aiuto del mondo lavorativo, collabori con questo e lavorino insieme per costruire i nuovi tecnici del futuro.

Credo che questo messaggio, ormai sia arrivato al mondo della scuola e al mondo politico, ormai troppi politici condiscono i loro discorsi con “Alternanza scuola lavoro” senza aver ben capito di
cosa si parla, o… forse lo hanno capito troppo bene.

Si continua a foraggiare enti inutili di formazione, imposti alle aziende, che ne farebbero veramente a meno, perché la formazione che pretendono di fare, la definiscono loro stessi “Trasver – sale” utile a chi??? Se non a loro stessi ………… sarebbe sufficiente leggere un loro progetto formativo o un loro calendario formativo per urlare vendetta!!!!!!

Perché si tiene così poco conto dell’intelligenza altrui, arrivando fino alla sfrontatezza di presentare su esplicita richiesta di un’azienda, un programma di formazione così definito “TRASVERSALE” per un laureato in ingegneria obbligato, ma direi piuttosto umiliato a partecipare a un programma formativo di tale fatta?

È il caso di pubblicarlo? A raccontarlo è difficile da credere.

IIC ha aderito a una fondazione, che come intenti avrebbe quelli di preparare professionalmente i neo diplomati al mondo del lavoro, ha partecipato perché attratto dallo statuto, perché a parole ci si avvicinava agli intenti di IIC e, ci era sembrato giusto partecipare. Malauguratamente anche qui ci sono finanziamenti pubblici, e la cosa non sfugge ai soliti noti!!!!!!!

Se il buon giorno si vede dal mattino… ma… aspettiamo!!!.

ACQUANO! l’additivo per non aggiungere acqua in cantiere

Tekna Chem presenta il nuovo compound in polvere che permette di ridonare fluidità al calcestruzzo senza alterare il rapporto a/c

Se i tempi di scarico si prolungano e il calcestruzzo inizia a perdere le sue caratteristiche progettuali di consistenza, ACQUANO! è l’unica soluzione specifica per non utilizzare acqua in cantiere.  ACQUANO! è un compound in polvere di ultima generazione e tecnologia. La sua caratteristica principale risiede nel ridonare fluidità al calcestruzzo senza alterare il rapporto a/c.

ACQUANO! deve essere aggiunto in cantiere, introdotto direttamente in autobetoniera, qualora il calcestruzzo risultasse troppo asciutto rispetto alla richiesta o al progetto: esso svolge un’azione immediata di iperfluidificazione del calcestruzzo senza interferire sui tempi d’idratazione del cemento. ACQUANO! è confezionato in sacchetti idrosolubili e il suo dosaggio è proporzionale al dosaggio del cemento nel calcestruzzo e ai metri cubi presenti in autobetoniera.

La sua estrema concentrazione consente di ottenere ottimi risultati con dosaggi bassissimi, facilitando la presenza del prodotto in confezioni estremamente ridotte, come dotazione di ogni
autobetoniera. Aggiunto in cantiere ACQUANO! riporta il calcestruzzo che ha perso le sue caratteristiche di lavorabilità iniziale (a causa di temperature elevate, lunghi tempi di trasporto, lunghi tempi di scarico) alle sue proprietà di progetto, evitando l’aggiunta d’acqua e quindi mantenendo il calcestruzzo:

  • più fluido e lavorabile senza alterare il rapporto a/c;
  • di facile e veloce posa in opera con superiore aderenza ai ferri di armatura;
  • fluido senza segregazioni;
  • che risponda immediatamente alle operazioni di vibrazione;
  • più impermeabile e più durevole;
  • con finiture superficiali migliori;
  • con ridotti tempi di scasseratura;
  • che rispetti le resistenze di qualifica e progetto.

 

ACQUANO! può essere impiegato in tutti i tipi di calcestruzzo strutturale preconfezionato e prefabbricato ed è l’unica soluzione per mantenere intatte tutte le caratteristiche del calcestruzzo  richieste dalla fornitura in cantiere. ACQUANO! dev’essere il corredo per ogni autobetoniera.

Il buongiorno si vede dal mattino?

 

Costruzioni | Aprile 2014

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